Il sentiero e’ un antico percorso che si snoda lungo un dislivello di circa 300 m che, tra una bellissima lecceta e boschi misti di querce, castagni, carpini e ornielli, conduce al “ricovero” (questo il significato del termine “Asosto”) costituito da una costruzione fatta con blocchi di pietra grezza del luogo che veniva utilizzata come riparo sopratutto dai contadini della zona e, a volte, anche da cacciatori e oellegrini diretti al Santuario della madonna della Guardia.

Contraddistinto dal segnavia “tre pallini rossi” messi a triangolo e’ una variante al sentiero Bolzaneto – Lencisa - Piani di Praglia (triangolo rosso), collegamento con l’Alta Via dei Monti Liguri appartenente alla Rete Escursionistica Ligure.

Dalla Cavalla di Murta, localita’ in cui inizia il sentiero, lasciandosi alle spalle il triangolo rosso che prosegue verso Praglia, si sale lungo l’antica “Stra da Cexa” verso le pendici della Rocca dei Corvi Nord che, sul crinale terminale, ospita l’antico Asosto di Bigiǽ. Lungo il sentiero potremo incontrare la salamandra, il biacco, il tasso, la volpe, il capriolo ed il cinghiale e scorgere la poiana in volo. Potremo vedere il Cerastium utriense, la dafne odorosa, il Ruscus Hypoglossum ed il biancospino. Potremo ascoltare, se saremo abbastanza silenziosi, il canto della ghiandaia.

In localita’ Cén di Cianbrin, una breve deviazione consente di raggiungere il Brichin di Croi, un’inaspettata finestra sulla Valpolcevera e sulle sue alture.

Raggiunto l’ Asosto di Bigiǽ, in circa un’orae mezza di tranquilla camminata dalla Chiesa di Murta, potremo avere una stupenda vista su Genova, i forti a sua difesa e il suo golfo, nonche’ sulle vette dell’appennino ligure tra il Monte delle Figne a Nord e il Monte Antola a Nord Est.

Documenti scaricabili